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Si è concluso l’Adventure Outdoor Fest di San Candido (BZ)


Il Mercoledì si è aperto in una piazza gremita con la premiére del secondo documentario realizzato dalla Fondazione Dolomiti Unesco alla presenza di un autore molto speciale: Piero Badaloni e della Presidente della Fondazione Marcella Morandini. La capacità dialettica e di intrattenimento del celebre giornalista ha prodotto una vivace partecipazione del pubblico anche nel successivo incontro con Fabien Ferrari e Wilhelm Feichter del Soccorso Alpino che hanno mostrato come la tecnologia possa venire in aiuto di chiunque in caso di problemi durante una escursione. Il pubblico appassionato ha assistito anche alla prima giornata di proiezioni dei corti e mediometraggi in concorso. Durante la giornata erano partiti i primi corsi di MTB con Arno Feichter e le lezioni di Yoga.

Il giovedì si è invece inaugurato il villaggio Adventure nella piazza principale e sono continuati gli incontri e le proiezioni dei 32 film in concorso da tutto il mondo, nonché si sono avute le prime esibizioni: Armin Holzer e Alex D’Emilia in Highline nel centro del paese, e David Fanelli che ha mostrato le sue evoluzioni di Parkour prima di andare a Milano per stabilire il nuovo guinness dei primati di “camminata verticale”. Per gli appassionati di esplorazione ha avuto inizio un corso dedicato all’orientamento di due giorni tenuto da Danilo Callegari e Luca Sannazari in collaborazione con la Garmin GPS Academy. La giornata si è poi chiusa con i racconti intorno al fuoco alla presenza di Fabio Palma dei Ragni di Lecco, Simone Salvagnin, Carlo Cosi, appena rientrato dalla prima salita della parete nord-est dello Iurau in Perù, Danilo Callegari, Enrico Geremia e Luca Matteraglia e il gruppo LaVenta con le incredibili storie di Tullio Bernebei.

Il Venerdì è stato caratterizzato dai corsi e dagli incontri con gli atleti: la lezione di arrampicata per bambini gestita da Salvagnin, atleta ipovedente membro della nazionale italiana, che ha condotto poi anche un corso di arrampicata al buio e una camminata propriocettiva da bendati. Lo Yoga è stato interpretato ed insegnato nelle sue diverse sfumature grazie alle dimostrazioni di Marion Inderst (Vinyasa Flow Yoga), Tite Togni (Yoga for runners), Laurence Gouault (KundaLina Yoga e Yoga For climbers) e Barbara Biscotti con la meditazione vipassana. Ha avuto inizio anche lo straordinario workshop condotto da Alo Belluscio con la possibilità per gli iscritti di scattare un vero servizio fotografico al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo grazie alla presenza di Aldo Valmassoi, Niccolò Zarattini con la Highline e Chris Espen con la tuta alare. Si è tenuto anche un corso di Highline, grazie ad una ‘palestra’ allestita dall’ esperienza di Armin Holzer e Alex d’Emilia.

La cultura, sempre presente nelle giornate dell’Adventure, ha toccato in questa terza parte del Festival, punte altissime, grazie all’incontro dedicato all’alpinismo nel quale sono intervenuti giovani talenti della disciplina (Jacopo Larcher, Rudi Moroder, Silvio Reffo, Micha Piccolruaz e Simone Salvagnin), accanto a veterani considerati veri e propri mostri sacri del Climbing come Fabio Palma, Steve Haston con la moglie Laurence Gouault e la straordinaria Steph Davis, forse la rock climber più famosa al mondo.

La serata è stata affidata all’emozione con il “concerto verticale” ideato da Fabio Palma: esecuzione dal vivo di colonne sonore appositamente composte per i suoi docu-viaggi dai musicisti Simone Morandotti e Mike Guzzo, mentre sullo sfondo passano le immagini stesse dei suoi viaggi. A seguire, sono proseguite le proiezioni dei cortometraggi in concorso, con l’anteprima mondiale Japan presentato dal regista stesso Paolo Aralla e con Sardinia Bloc Scouting introdotto da Silvio Reffo.

Grande affluenza anche per una esperienza suggestiva: la passeggiata notturna con concerto all’alba del “Concerto Verticale”, seguita da moltissime persone che hanno vissuto la magia di una camminata illuminata soltanto dalla luce delle stelle.

Il sabato sono continuate le attività di esibizione e di incontro, ma soprattutto si è avuto il primo volo in wingsuit sopra e ‘dentro’ le Tre Cime di Lavaredo grazie alla esperienza di Hansi Tschurtschenthaler al coraggio e al talento di Chris Espen, Steph Davies e Ian Martin. Gli atleti hanno volato da quasi 5000 metri per poi atterrare rispettivamente in zona Landro e nei dintorni del Rifugio Auronzo. Il video dell’impresa, esclusiva di Adventure Outdoor Fest, sarà visibile integralmente in Settembre.

Nel frattempo a San Candido i corsi più disparati sono continuati regolarmente, e la sera si è svolta la serata di premiazione, anch’essa con una straordinaria partecipazione di pubblico. Nella serata si sono alternati incontri, proiezioni quali anteprima mondiale di A Blink of an Eye di Olaf Crato e soprattutto si è proiettato il video appena realizzato da Ian Martin e Steph Davies nel volo sulle Tre Cime, nonché si sono avvicendati i presenti premiati: Simona Morbelli e Loic Collomb Patton quali migliori atleti, Stephan Hausl e Hanno Mackowitz per il premio Tre Cime del miglior film in concorso, Dasein, e il premio per il debutto alla regia a Paolo Aralla. Si è poi presentata la prima atleta donna italiana qualificatasi per il Freeride World Tour, Silvia Moser, ai suoi futuri colleghi.

Quindi una serie densissima di eventi che è andata a chiudersi domenica con un workshop di arrampicata tenuto da Stevie Haston, uno dei climber inglesi più celebri, con il supporto di Carlo Cosi come Guida Alpina nelle pareti di Landro.

Insomma un festival degno di nota che ha proposto una moltitudine di eventi e ha ottenuto il risultato propostosi: ha creato entusiasmo e motivazione per la nascita di nuovi e ulteriori progetti!

Articolo Publiredazionale

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.